Shaah Cadays, questo nome esotico suscita subito l’immagine di paesaggi incantati, si tratta di un tè (shaah) speziato al latte. Che però qualcosa di fatato e di magico lo possiede.
Shaah Cadays è servito durante la tradizionale cerimonia somala del tè pomeridiano, casariyo, ed accompagnato da sheeko, termine somalo per storie, racconti.
C’è un momento magico della giornata in cui il sole pomeridiano raggiunge il suo culmine e irradia tutto con caldi raggi di luce. Durante queste ore d’oro, ogni giorno si celebra il rito del tè. È un momento della giornata in cui tutto rallenta prima di fermarsi. In cui le persone si ritrovano e si raccontano storie.
Casariyo incoraggia a prendersi del tempo per riposare, nutrirsi e connettersi con gli altri davanti a una bevanda calda e un boccone di qualcosa di dolce. questa tradizione privilegia il riposo e il senso di comunità . E’ un promemoria quotidiano di quanto il cibo, il riposo e la connessione con gli altri siano fondamentali per l’esperienza umana.
Il tè in Somalia, ma in tutta l’Africa, ricopre un ruolo sociale molto importante. I somali consumano tè durante tutto il giorno, principalmente a colazione, e nel pomeriggio. Shaah Cadays però è una formula speciale, una sorta di coccola, che ci si concede, e che soprattutto viene offerta agli ospiti.
La ricetta è tratta dal libro In Bibi’s kitchen di Hawa Hassan e Julia Turshen, un libro variegato sulla tradizione culinaria africana, in un lungo viaggio attraverso otto paesi. Le protagoniste sono le Bibi, ovvero le nonne o matriarche, che possiedono e tramandano il tesoro più importante, ovvero la conoscenza.
Le donne sono quelle che sostengono la comunità, e il cibo è lo strumento principale di quel sostentamento letterale e figurato.
Ogni intervista è una lezione di tradizione, intraprendenza, creatività, storia e innovazione. Sono ricette di casa, che le Bibi cucinano per la loro comunità, e l’intento del libro è quello che qualcuna di queste ricette entri anche nelle nostre case e inizi a far parte della tradizione.
L’aver potuto consultare questo splendido libro è grazie alle mie amate signore di cook_my_books.
Shaah riguarda tanto le persone con cui lo condividi quanto ciò che c’è nella tua tazza. Si tratta di un forte senso di comunità e conversazione.
Shaah cadays si gusta anche la mattina a colazione con Canjeero (ricetta qui), per un trattamento davvero speciale.
1 Zenzero fresco (2,5cm) 2 stick cannella (2,5cm) 5 baccelli di cardamomo 5 chiodi di garofano 1 cucchiaino abbondante di pepe nero in grani 480ml acqua fredda 3 cucchiai di tè nero sfuso (o 4 bustine) 3 cucchiai di zucchero (circa 12g) 470ml di latte intero Schiacciate lo zenzero con il fondo di una pentola pesante o la lama di un coltello in laterale e lasciate da parte. Pestate grossolanamente in un piccolo mortaio cannella, cardamomo, chiodi di garofano e pepe nero, se non avete il mortaio schiacciateli sun un tagliere con il fondo di una pentola pesante (o anche con un pestacarne, senza pestare troppo). Versate le spezie in un tegame e tostatale per circa un minuto su fiamma media per estrarre tutta la fragranza. Aggiungete zenzero, acqua, tè e zucchero, aumentate la fiamma fino a quando non comincerà a bollire ai lati. A quel punto abbassate la fiamma al minimo e lasciate sobbollire per circa 5 minuti. Versate il latte e cuocete per un altro minuto, in modo che si intiepidisca. Spegnete la fiamma e filtrate il tè attraverso un colino fine in una caraffa, teiera e direttamente nelle tazze. Servite immediatamente bello caldo e aggiustate di zucchero secondo gusto.INGREDIENTI
ISTRUZIONI