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Lo Sticky Toffee Pudding venne servito per la prima volta nel 1970 da Mr Coulson nel suo Hotel Country House nel Lake District, ma le sue origine sono molto più lontane. Coulson raccontò infatti di aver ereditato la ricetta da una certa Mrs Martin, che viveva nel Lancashire, la quale a sua volta la ricevette da due aviatori canadesi durante la seconda guerra mondiale. Mrs Martin aveva infatti ospitato nella sua pensione gli aviatori e loro le avevano fatto dono di questa ed altre ricette. L’origine sembra plausibile anche perché la consistenza dell’impasto è più simile a quella dei muffin americani che della classica sponge inglese. In ogni caso gli inglesi hanno fatto loro la proprietà di questo pudding e gli hanno reso onore e gloria.
Oggi il Lancashire resta la sua patria di provenienza e la regione dove è maggiormente prodotto, in particolare nel villaggio di Cartmel in Cumbria. A cui sicuramente nel mio prossimo viaggio on the road in UK non mancherò di dedicare una tappa!
In realtà io avuto modo di assaggiare questo buonissimo dessert a Glasgow su suggerimento di amici che vivendo li ne decantavano le qualità. E che sorpresa quando leggendo la ricetta ho scoperto da cosa era composto! Io che per nulla amo la frutta secca o disidratata. Quindi posso garantire che il gusto è eccezionale e che assolutamente non si sente anzi che occorre principalmente per rendere l’impasto più corposo con un risultato davvero sorprendente.
Occorre fare un’annotazione, per mio gusto personale ho scelto questa ricetta, ma esistono due metodologie differenti nella preparazione dello Sticky Toffee Pudding. Non mancherò di testare anche la seconda e di pubblicarla sul blog prossimamente.
Per la sponge
125gr di datteri secchi tagliati a pezzetti
150ml acqua
125gr burro ammorbidito a temperature ambiente
100gr zucchero (meglio Zefiro)
2 cucchiai di estratto di vaniglia
3 uova
225gr farina autolievitante
1 cucchiaino di lievito
gelato alla vaniglia barboun (per accompagnare)
Per la salsa toffee
300ml panna
150gr zucchero di canna Demerara
50gr burro
Preparazione
Metter i datteri e l’acqua in un pentolino dal fondo spesso e portarli a bollore. Ridurre la fiamma e lasciarli cuocere a fuoco lento per circa 5 minuti fino a che non siano morbidi e soffici.
Utilizzando un mixer ad immersione ridurli ad una purea e lasciarli raffreddare.
Nel frattempo preparare la salsa toffee versando, in una pentola dal fondo spesso, metà panna 150ml, lo zucchero e il burro, cuocere a fuoco medio finché lo zucchero non si sarà completamente sciolto.
Portare a bollore, e lasciar sobbollire per circa 5 minuti finché non si addensa e diventa caramello scuro*. A questo punto aggiungere il resto della panna, mescolare bene e lasciar raffreddare.
Imburrare (io staccante spray) 8 formine di metallo per pudding (ideali quelle per il cream caramel o panna cotta) capacità circa 150ml.
Amalgamare tutti gli ingredienti in una ciotola: burro, zucchero, vaniglia, uova, farina e lievito. Utilizzando un mixer elettrico sbattere per circa 2-3 minuti finché non si ottiene un composto chiaro e cremoso. Aggiungere il puree di datteri e mescolare il tutto.
Riempire gli stampi di circa 2/3 e livellarne la superficie. A questo punto porre gli stampi in una teglia da forno (tipo quella per lasagne, io ho utilizzato la placca del forno essendo sufficientemente alta)
Versare acqua bollente fino ad un’altezza di circa 1,5 cm o comunque a circa metà degli stampini e ricoprire con un foglio di stagnola. Inserire nel forno
Cuocere per circa 35-40 minuti o fino a che non siano lievitati fino al bordo e fermi al tocco in superficie.
Lasciare i pudding nelle formine e riscaldare la sala toffee. Sformare in un piatto da portata, versare abbondante salsa e finire con uno scoop di gelato. Enjoy!
3 comments
Ma che bello, Ilaria!!! Sarà golosissimo!!! Poi io adoro i datteri e non conoscevo affatto questo pudding!! Splendide foto che lasciano immaginare perfettamente che delizia sarà!! Grazie mille per aver partecipato .. keep in touch, mercoledì ci sarà la nuova tappa e il pdf al quale Arianna sta già lavorando!
Dimenticavo .. questo post incarna perfettamente lo spirito della nostra rubrica dato che hai presentato un piatto tipico corredato da una storia e info al riguardo. Grazie di cuore.
Ti ringrazio per i complimenti, era tanto che avevo in mente questa ricetta e sono stata contentissima di poterla provare a rifare. La vostra rubrica è davvero interessantissima e sono contenta di potervi partecipare. 🙂