I Mac and cheese sono il comfort food americano per eccellenza. Non c’è film o series in cui non vengano citati anche solo come amarcord di piatti pronti con cui crescevano da piccoli. . A prescindere dall’età, riempiono lo stomaco e rasserenano l’anima. Non c’è niente di meglio di una ciotola di pasta e formaggio fuso per rendere la giornata più allegra e far sorridere.
Ma in realtà sono molto di più. Sono un punto di arrivo di una lunghissima tradizione che parte dall’Italia (ma guarda un po’) attraverso la Francia, l’Inghilterra e approda in USA, grazie niente po’ po’ di meno che al presidente Thomas Jefferson.
Non mi dilungherò (anche se come sapete amo farlo) su tutta la documentazione storica che spiega l’evoluzione di questo piatto, ma un paio di aneddoti fondamentali tocca citarli.
Si narra infatti che Thomas Jefferson, di ritorno da un viaggio in Europa alla fine del XVIII secolo, fosse stato così colpito da un piatto a base di spaghetti e formaggio da far fabbricare una macchina per la pasta in modo da poterlo riprodurre. I formati allora più facilmente realizzabili erano naturalmente quelli a pasta corta. E in particolare i maccheroni che ne hanno poi caratterizzato la storia.
Una cugina di Jefferson, Mary Rundolph, che pubblicò uno dei libri di cucina più rivelanti del tempo, The Virginia Housewife, rimase anch’essa colpita dal piatto tanto da inserirlo fra le sue ricette. Ma fu solo mezzo secolo più tardi, durante la Grande Depressione, che i Mac’n’Cheese divennero davvero popolari. In quegli anni la Kraft decise di inscatolarli per farne dei piatti pronti da cuocere. Proponendo un piatto molto economico (sostituendo il parmigiano con il più comune cheddar), ma anche molto calorico e nutriente, la più grande azienda alimentare del paese venne incontro ai bisogni di una popolazione sempre più impoverita.
Oggi, le versioni gourmet richiedono una varietà di formaggi, tra cui Gruyere, Gouda affumicato, Monterey Jack, Havarti, e aggiunte come pancetta, scalogno e persino tartufo.
La versione che vi presento include la zucca come ingrediente principe, la sostituzione del cheddar con l’Emmenthal (o se volete la fontina) ed è arricchita dalla famosa salsa Alfredo ai peperoni arrostiti. Una rivisitazione della ricetta originale magari non gourmet, ma senza dubbio deliziosa.
La ricetta è da “Tutto in pentola” Il Club del 27 del 2018 e tratta da Wonder Pot di Better Homes Gardens. Questo mese abbiamo deciso di proporre un riassunto delle ricette precedenti per prepararci ad una nuova stagione, e finalmente ho avuto l’occasione di proporre uno dei tanti piatti da cui ero rimasta affascinata e che non avevo mai avuto occasione di pubblicare, perché le ricette le faccio tutte sia chiaro ma poi, semplicemente, mi dimentico di postarle.
L’ Uomo di Casa ovviamente ha molto apprezzato.
400 g pasta corta (io avevo le mezze penne, ma sarebbero preferibili le pipette) 330g salsa Alfredo* 300 g zucca a dadini cotta in forno 1 tazza di peperoni arrostiti tagliati a tocchetti 960ml acqua ¼ cucchiaino di sale ⅛ cucchiaino di pepe nero tritato 170g di Emmenthal (o fontina) sminuzzato *Per la salsa Alfredo 1 20g burro 500ml panna 120g formaggio cremoso spalmabile ½ cucchiaino aglio tritato 1 cucchiaino aglio in polvere 1 cucchiaino aromi misti secchi (origano, prezzemolo, basilico, timo, maggiorana …) 1/4 di cucchiaino pepe 110g parmigiano grattugiato Per la salsa Alfredo Preparate la salsa Alfredo: in una pentola unite burro, panna, e crema di formaggio, cuocete a fuoco medio mescolando fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete l'aglio, tritato e in polvere, gli aromi, il sale e il pepe. Mescolate bene, aggiungete il parmigiano, portare a bollore e cuocere per 5 minuti o, comunque fino ad ottenere una salsa bella consistente Per i mac and cheese Versate in una capiente pentola antiaderente i primi sette ingredienti. Aggiungete l' Emmenthal. Cuocete a fuoco medio-alto mescolando spesso fino ad ebollizione quindi riducete il calore a medio. Cuocete a fuoco lento, coperto, per il tempo di cottura della pasta mescolando spesso. Quando la pasta sarà cotta (sempre un pochino al dente) e il liquido tutto assorbito, spostate la padella dal fuoco, cospargete con il parmigiano grattugiato, mescolate, coprite, e lasciate riposare 5 minuti prima di servire. Completate con una spolverata extra di pepe nero.INGREDIENTI
ISTRUZIONI
7 comments
Un primo piatto che si presenta molto bene. Ottime le tue variazioni. Bentrovata 🙂
Non sarà gourmet, ma a quest’ora la mangerei proprio volentieri, tegame compreso!
Un abbraccio e ci vediamo il mese prossimo nel Club.
Devo dire che è davvero delizioso, e soprattutto più delicato sostituendo il cheddar. Alla prossima 🙂
Ti ho vista commentare su un blog che frequentiamo, e sono passata di qui. Quel tegamino è delizioso, come il suo contenuto.
Ti ringrazio molto, sono venuta a vedere il tuo blog, mi hai incuriosito 😉
Sono quelle paste che diventano piatto unico o piatto sostanzioso quando sono i ragazzi a gustarlo. Bellissima questa versione alla zucca, la proverò sicuramente
Grazie per tutto il tuo impegno con il Club
Uu abbraccio Manu
Grazie Manu, sei sempre gentile 🙂