I canjeero sono delle frittelle, più simili a crepe in realtà, di pasta fermentata.
I canjeero sono una classica colazione somala. Se ne consumano circa tre a testa e si possono gustare spalmati con burro, ghee o olio di sesamo e spolverati con zucchero, accompagnati dall’immancabile tazza di tè. O per un trattamento davvero speciale accanto ad una tazza di Shaah Cadays (ricetta qui), il tè speziato al latte.
Si racconta che in Somalia, di notte, se ascolti attentamente puoi sentire il rumore dell’impasto che fermenta. La sera prima di andare a dormire si possono sentire i suoni ritmici della miscelazione della pastella, un suono rassicurante e confortante che concilia il sonno.
L’impasto infatti si prepara la sera con l’avanzo di quello della mattina precedente, e se per caso si esaurisce la pastella, se ne prende un po’ in prestito dai vicini. O alla mal parata, la mattina seguendo le inequivocabili grida (canjeero), si potranno acquistare già pronti dagli ambulanti.
Il suono ritmico notturno insieme al grido di strada al mattino presto delineano il paesaggio sonoro urbano della Somalia.
Per quanto consumati prevalentemente al mattino si possono consumare a qualunque pasto, solitamente accompagnati con curry, stufato di carne, zuppa o fegato e cipolle.
Anche questa ricetta è tratta da In Bibi’s Kitchen di Hawa Hassan e Julia Turshen realizzata per le amiche di Cook My Books.
Io li ho amati tantissimo. Il profumo della fermentazione ha animato la cucina, e il loro gusto è davvero sorprendente.
Avendone fatto una dose completa li ho divisi fra colazione e cena, accompagnandoli come suggerito dalla ricetta, il mattino con Shaah Cadays e la sera con stufato di carne. Sono morbidi e molto gustosi,
180g di farina di mais bianca fine 3g lievito attivo secco (circa metà di una bustina da 7g) 1180ml acqua tiepida 45g zucchero granulato 10g lievito per dolci NON vanigliato 1 cucchiaino sale 480g farina 0 5g burro (1 cucchiaino) Versate la farina di mais, il lievito e 470ml di acqua tiepida in una ampia ciotola e mescolate vigorosamente con un cucchiaio di legno, in modo che il lievito si sciolga completamente. Coprite la ciotola con un canovaccio o con della pellicola e lasciate riposare fino a che si formino delle bollicine in superficie e il composto sia aumentato un pochino di volume, circa 1h. Aggiungete la restante acqua, lo zucchero, il lievito per dolci, e il sale e mescolate bene. Versate la farina 0 (io l'ho setacciata) e mescolate con la frusta a mano fino ad avere un impasto morbido e ben amalgamato. A questo punto coprite nuovamente con il canovaccio e lasciate riposare a temperatura ambiente per minimo 4hs fino a 24hs. Più l'impasto riposa e più acquista profumo e sapore. L'impasto avrà alcune bollicine sulla superficie. Per la cottura il procedimento è come quello delle crêpe, infatti io ho usato l'apposita padella e sono venuti perfetti. Quando sarete pronti per cuocere i pancake mettete il burro in una padella antiaderente posta su fiamma media. Una volta che il burro è fuso e la padella è calda, mescolate bene il composto e versatene una quantità (circa metà mestolo) tale da formare uno strato sottile muovendo la padella in modo da distribuirlo uniformemente. Con la base del mestolo ricavate dei solchi concentrici sulla superficie del pancake. Coprite e cuocete per circa due minuti, ovvero quando la superficie sarà asciutta e la base dorata. Trasferite il pancake su un piatto e coprite. Ripetete fino alla fine del composto, non sarà necessario aggiungere latro burro. Serviteli quando ancora tiepidi o arrotolateli come in foto. INGREDIENTI
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