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Ebbene oggi è la giornata nazionale della Mela per il Calendario del Cibo Italiano di AIFB e io come ambasciatrice ho scritto un vero e proprio trattato su questo frutto tanto amato.
Per conoscere la storia, gli utilizzi, le curiosità e quant’altro vi rimando al sito di AIFB.
Ammetto di essere stata entusiasta di poter scrivere sulla mela, perché innanzitutto è il mio frutto preferito, e perché chi non ha almeno tre ricette di torta di mele?!?
Il profumo della mela ricorda odori antichi e ti riporta immediatamente nelle cucine di una volta a mamme e nonne. È odore di casa e quindi di calore e famiglia. Il suo profumo e sapore ti fanno sentire subito stretto in un caldo abbraccio.
E mi sembra piuttosto normale questa regressione nella memoria e questo forte attaccamento, in quanto la mela rappresenta anche il primo cibo dei neonati dopo il latte materno.
Io l’ho sempre adorata, in qualunque preparazione; il primo dolce di cui ho ricordo sono i frisceu (frittelle) di mele che mi preparava mia nonna e che erano talmente buoni, che tutti i bambini del vicinato erano invitati a fare merenda a casa nostra. Inoltre sempre la nonna preparava una torta di mele incredibile, di cui percepivi il profumo appena entrati in casa. Ma di questo parlerò nella prossima ricetta.
Quando mia sorella era piccola e molto difficile per il mangiare, spesso lasciava la merenda, e io non vedevo l’ora di poter affondare il cucchiaino nel budino di mele, oppure nella mela grattugiata con i biscotti Plasmon che per me rappresentava, e forse ancora oggi, il non plus ultra delle merende.
E poi la mela, è raffigurata bellissima, rossa e lucente in una delle favole più famose ovvero Biancaneve, anche se in quel caso non era tanto consigliabile assaggiarla. Mentre èl’ingrediente primo, e questa volta buonissimo, delle mitiche apple pie che Nonna Papera metteva a raffreddare sul davanzale.
Inoltre sono molti i giochi che vedono la mela protagonista: “la mela da addentare”, adulti e bambini devono addentare una mela sospesa in aria con un corda (e qui, per quelli della mia generazione, impossibile non ricordare una scena clou del film “Sapore di mare”), una variante, proposta spesso ad Halloween, consiste nel porre le mele in un secchio pieno di acqua, e lo scopo è morderne il più possibile (anche qui citazione d’obbligo ad uno dei romanzi di Agatha Christie “La strage degli innocenti”). Sempre a proposito della Christie, le mele sono il frutto preferito di uno dei suoi personaggi, la scrittrice di gialli Ariadne Oliver, e sono ovunque, in molteplici quantità ogni volta che questa appare nei romanzi. E ancora le mele possono anche svelare il futuro: sbucciando una mela e gettando a terra la buccia (che poi si deve raccogliere eh), si evince, dalla firma che assume, l’iniziale del nome del futuro sposo. Oppure, dalla lunghezza della buccia che si riesce ad ottenere in un singolo pezzo, si possono avere indicazioni in merito alla dura tra del,a propria vita. Ovviamente più la buccia è lunga e più sarà longeva.
Sempre per quelli della mia generazione, guarda cosa mi tocca dire, ancora non me ne faccio una ragione, le mele sono state simbolo di un film cult della nostra adolescenza, Il tempo delle Mele, la cui colonna sonora ha fatto epoca. Vi lascio con le note di Reality “met you by surprise, I didn’t realize, that’s my life would change forever…” che vi porteranno indietro indietro nel tempo, al tempo delle mele.
1 comment
Ma quane cose ci sono da dire e da imparare sulle mele! bellissimo articolo, complimenti!